5 errori che Letshelter ha fatto come brand

É facile parlare solamente di successi, ma la verità è che la creazione di un brand richiede fatica e molto spesso si compiono errori. Non allarmarti! Non è niente di grave, gli errori fanno parte del percorso e oggi ti spieghiamo quali sono stati i nostri e come abbiamo fatto per risolverli.

La costruizione di un brand richiede tempo e sopratutto strategia. Non è una cosa per niente semplice e scontata, avere un prodotto da vendere non basta per creare un progetto che può durare nel tempo.

1. Step giusti al momento sbagliato

Nel corso della creazione di Letshelter abbiamo seguito tutti i passaggi di branding, tuttavia avevamo delle idee ma non le abbiamo scandite con il ritmo giusto.

Ti spieghiamo meglio: volevamo creare qualcosa di orginale e vistoso, ma non abbiamo seguito dal principio tutte le fasi di costruzione in ordine. Ci siamo così ritrovati ad avere i prodotti e il packaging già pronti ma non avere ancora trovato la nostra mission, ovvero il perchè vogliamo fare ciò che facciamo come brand.

Questo ci ha portati nei primi mesi a lavorare con un pò di confusione riguardo a quello che volevamo vendere e trasmettere, c'erano degli aspetti di Letshelter che non erano ben allineati tra loro.

Come abbiamo risolto tutto ciò?

In realtà accorgersi e individuare il problema è stato già di per sè una soluzione. Ci vuole spirito di inziativa e voglia di mettersi in gioco per ricominciare "tutto" una seconda volta, ma in questo caso farlo ha cambiato totalmente il nostro approccio come brand.

Innanzitutto siamo partiti dal why ovvero il perchè vogliamo vendere i nostri prodotti e in cosa crediamo come team. Questo ha fatto si che la nostra strategia di comunicazione fosse più chiara ai nostri clienti e che i nostri prodotti riuscissero ad essere aprezzati non solo per la loro funzionalità come oggetti ma anche per il valore che incarnano.

Non a caso, il nostro messaggio è diventato "Vivi i tuoi spazi come vivi te stesso", quindi l'appendino letshelter non è più solo un appendino in ceramica ma anche un reminder per chi vuole esprimere se stesso nell'ambiente che lo circonda, per sentirsi unico e vivere pienamente la sua originalità.

2. Target scentrato

Nei primi mesi, avevamo concepito Letshelter come brand per una fascia di età decisamente giovane. Il nostro obiettivo era quello di far diventare il brand uno status symbol nella fascia dei creativi dai 20 ai 30.

Tuttavia, ci siamo resi conto di quanto in reltà quest'idea fosse difficile una volta lanciato il brand. I nostri contenuti social sono stati molto aprezzati, ma i nostri prodotti invece faticavano a prendere piede tra coloro che avevamo identificato come il nostro target principale.

In questo caso, abbiamo fatto un'analisi approfondita e ascoltato vari punti di vista. La motivazione principale che abbiamo identificato per questo problema è stata innanzitutto che il tipo di prodotto che ci caratterizza non è appetibile per un target così giovane.

Innanzitutto per il prezzo che è più alto rispetto ai prodotti standard che si possono trovare online. Questo perchè tra i nostri obiettivi principali c'è la volonta di valorizzare il territorio italiano e la creatività di artisti ed artigiani, quindi non è possibile per noi concorre a prezzi ribassati, puntiamo invece ad un buon rapporto qualità/prezzo.

E' inutile dire però che una persona di 20 anni non ha di certo in mente di spendere i suoi pochi soldi guadagnati con un lavoretto part-time per comprarsi un appendino, per quanto originale sia, è comprensibile che ci siano altre priorità.

Quando siamo stati a Milano con il temporary shop abbiamo potuto constatare come il nostro target vincente si trovasse nella fascia che va dai 30 anni in su, anche se i prodotti venivano apprezzati da persone più giovani, gli effettivi compratori interessati avevano uno stile di vita molto diverso.

Ecco che allora Letshelter diventa un'idea originale per le persone che sono interessate alla cura della propria casa, a chi si diverte con l'autoironia e non ha paura di provare cose nuove, alla mamma che vuole coinvolgere i bambini nei loro spazi, ai genitori che hanno la figlia fuorisede e vogliono farle un regalo memorabile.

3. Comunicazione troppo artistica e poco concreta

I primi contenuti che abbiamo creato sono stati quelli più impegnativi. E' inutile dire che tutti questi errori sono collegati tra loro e che quindi una volta chiarita la natura del brand tutto il percorso è in discesa.

Avevamo ideato (sempre per il nostro primo target) una serie di video e foto dedicata interamente alla collezione Straordinari. Ogni video aveva un suo protagonista che a contatto con l'appendino si trasformava ed evolveva, la creazione di una storia in questo caso creava una narrazione implicita e affascinante.

Che cosa è andato storto?

Non ci siamo concentrati sulle reali applicazioni e funzionalità del prodotto, questo ha fatto in modo che molte persone non capissero che cosa fosse effettivamente Letshelter.

Noi in quanto brand volevamo fare qualcosa di nuovo, che non comunicasse solamente il prodotto ma anche una dimensione più artistica e stravagante. Purtroppo però abbiamo realizzato questo passo troppo presto e ci siamo ritrovati inondati di domante del tipo: "Bello, ma cos'è?"

Qui però c'è da dire che ci sono stati dei contro, ma anche dei pro.

Di sicuro ci siamo fatti notare e abbiamo messo in chiaro fin da subito che non eravamo la solita azienda noiosa di oggettistica per la casa.

Con il passare dei mesi abbiamo creato dei contenuti che spiegavano meglio il prodotto, ma abbiamo voluto comunque mantenere quella vena di ironia e eccentricità che ci ha caraterizzati fin dall'inizio.

4. Prodotti non in linea con il nostro brand

Nel corso del 2021 abbiamo creato varie collezioni: Straordinari, Art&Crafts, Italians.

In particolare, Art&Crafts è stata una collezione in edizione limitata di "appendini" realizzati a mano da artisti della zona di Bassano del Grappa. In questo caso i prodotti realizzati erano veramente belli e di qualità, tuttavia abbiamo riscontrato due principali problematiche che ci hanno fatto abbandonare il progetto in un secondo momento:

  • La difficoltà di realizzazione: Creare dei pezzi unici dipinti in ceramica è stato veramente difficoltoso, non solo per il trasporto e i tempi di realizzazione ma anche per la fragilità del prodotto.
  • Il posizionamento: Il costo di questi pezzi unici era decisamente più alto rispetto ad uno dei nostri appendini standard. Inoltre volevamo trasmettere l'idea che non si trattasse solo di appendini, ma di oggetti di design che potevano essere appesi ovunque e che avevano un valore prezioso. Tutto questo concetto però stonava rispetto al resto ed era poco credibile.

Ci siamo quindi resi conto che il problema è stato che Art&Crafts non rispettava pienamente la nostra idea di brand, era molto più raffinata e seria rispetto al nostro carattere giocoso e quindi non si integrava bene rispetto al resto di Letshelter. Nonostante fosse un'idea speciale, abbiamo deciso di metterla in stand by e rivisitarla nei nostri progetti futuri. Chissà.

5. Non tutti possono capire il tuo brand

Ultimo ma non meno importante è un fatto che non riguarda solo Letshelter ma ogni progetto in generale: Non tutti possono capirti o aprezzarti, ma forse è questo il bello.

Noi siamo provocatori, cerchiamo l'eccentricità e al tempo stesso proponiamo dei prodotti commerciali, a volte questo non piace.

Tuttavia, è un problema a cui non vogliamo trovare una soluzione, perchè ci va bene così.

Il semplice fatto di ricevere commenti o feedback negativi ci fa pensare che siamo sulla giusta strada, perchè le persone che ci interessano sono quelle simili a noi, sappiamo che ci supportano e apprezzano sopratutto per la nostra diversità.